6 – 8 Settembre 1943 a Bassano del Grappa (VI)
24 – 26 Marzo 1944 a Possano (TV)
16 – 18 Dicembre 1945 a Possano (TV)
13 – 15 Aprile 1949 a Bassano del Grappa (VI)
1 – 4 Novembre 1951 A Bergamo
Non si tratta di semplici date ma di punti fermi nella esperienza spirituale di Vinicio. Non sono importanti i predicatori ma ciò che Vinicio sente dentro di sé e fissa sui quaderni alcune note che poi, puntualmente, mette in pratica assieme ai suoi amici che con lui hanno condiviso questi giorni speciali.
Eccone un esempio:
POSSAGNO,Villa del S. Cuore, Venerdì 24 - 3 - 1944
Ho incominciati gli esercizi spirituali: è la seconda volta che il Signore mi concede una grazia sì grande che tutta una vita non può appagare perché apportatrice di frutti che per tutta la vita sono di sommo beneficio.
Ho chiesto a Gesù, per intercessione specialmente della sua e mia buona mamma Celeste, di aver la forza e la volontà per aprire tutto il mio cuore e l’anima mia onde abbondante cada su essi la rugiada risollevatrice e rinvigoritrice della parola di Dio.
Gesù e tanto buono con me: mi soccorre e mi assiste sempre, anche quando io sono cattivo con Lui: mi manda dal suo seggio d’amore e non mi lascia solo e quando più urgente si fa il mio bisogno, più pronto Egli stende il suo aiuto, protende la sua mano che sorregge e mi fa trovare nuova forza e nuovo coraggio.
In questi giorni ultimi, infatti, sentivo nel mio spirito un rallentamento, quasi un arresto, di quell’ardente desiderio a salire in alto che mi aveva profondamente conquistato, attraverso l’amore del sacrificio e della mortificazione: mi lasciavo trascinare dalla gola e dalle comodità sotto vari, ma vuoti, pretesti: non era una vita intensa, piena, che solleva l’animo facendolo sensibile a ogni cosa bella, bensì una vita che minacciava di diventare facile e bonaria, ove lo sforzo di una rinunzia non veniva a gettare un raggio di sole, con l’accendere una fiamma d’amore.
Ma ecco Gesù che mi viene in aiuto, dandomi la possibilità di frequentare un corso di santi Esercizi Spirituali: grazia più grande per me non poteva esserci!
Come ringraziare il mio Gesù? Come mostrargli il mio amore? La mia riconoscenza?
Oh! Quanto son povero, quanto son misero! Non ho niente di mio: tutto e dono suo: non posso che offrirgli il suo dono.
Accetta o Gesù tutto quello che mi hai donato: ricevi come atto della mia riconoscenza e della mia miseria insieme, questa vita che è tua; fa di essa secondo la tua volontà per la salvezza mia, dei miei cari, dei giovani della mia associazione: accetta pure o Gesù la supplica che ti rivolgo affinché tragga da questi giorni di riflessione e silenzio una grande, profonda, sincera persuasione della mia nullità, della mia pochezza, sì che viva e vera si diffonda nel mio animo l’umiltà, e con essa un amore grande al sacrificio, alla preghiera, all’apostolato, quell’amore che, quale luce divina, illumina il cammino verso la santità.
A te, o Gesù caro, affido il mio spirito!
Ho parlato stasera il predicatore intorno all’importanza e al Valore degli esercizi spirituali che, quale sosta nel movimento continuo in cui siamo immersi, devono servirci a scrutare profondamente lo spirito, resi in ciò più solleciti dal pensiero che “nulla vale conquistare il mondo se poi si perde l’anima”.
L’uomo proviene da Dio, di cui è immagine, e a Dio deve tendere: lassù in cielo c’è il paradiso che ci attende: quella è la nostra meta e la nostra eterna abitazione.
Bisogna però che a Dio torniamo con le mani cariche di frutti, conseguenza del nostro attivo e buon operato compiuto durante quei giorni di prova che la Bontà Divina ci ha concessi.
A questo punto domando a me stesso: quali i doni che ho preparato in questi vent’anni per portarli a Gesù? Quale il mio interessamento per far convergere tutto a quella meta? Al Paradiso?
Oh, quanto sciocco, quanto ingrato anche, son stato!
Non per il Paradiso, non per la gloria di Dio ma, (me disgraziato), per alimentare l’orgoglio, l’amor proprio, spesse volte ho agito!
Fa, o Gesù, che questo non accada più e che ogni mio attimo sia speso per la gloria tua, soltanto per la gloria tua.